Campania: contributi del 70% per la riduzione dell'impatto ambientale
Possono partecipare al bando le micro, piccole e medie imprese con sede legale o unità operativa in Campania e in possesso di precisi requisisti: iscrizione al Registro delle imprese della Camera di commercio competente per il territorio; non presentare le caratteristiche di Pmi in difficoltà; non essere destinatari di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune; avere la piena disponibilità dell’immobile nell’ambito del quale viene realizzata l’iniziativa; non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo; essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, di lavoro, di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, con gli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse.
Non potranno partecipare al bando le imprese dei•settori pesca e acquacoltura; della produzione primaria di prodotti agricoli; dei comparti dell’esportazione.
Gli interventi possono riguardare, in particolare, progetti di investimento che favoriscano l’introduzione delle migliori tecnologie disponibili in termini di produttività e sostenibilità nei seguenti ambiti: cicli produttivi (tipologia delle materie prime, consumi ed emissioni derivanti dai processi produttivi e di distribuzione); cicli di consumo (consumi, emissioni, scarti derivanti dall’impiego di determinati prodotti); ciclo di smaltimento (come sostegno alla sola riduzione della quantità dei rifiuti prodotta). Ammessi ai contributi anche i progetti di sostegno all’acquisto di servizi per l’esecuzione di check up finalizzati all’analisi ambientale aziendale e per la certificazione; i progetti di investimento finalizzati alla riduzione dei consumi di risorse