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MICROCREDITO REGIONE CAMPANIA: scadenza 19 dicembre

06-11-2012 23:07:45
Il fondo è rivolto, in particolare, a favorire persone in condizione di svantaggio economico, sociale e occupazionale: donne, giovani, disoccupati, immigrati e lavoratori a rischio di espulsione dal mercato del lavoro, che generalmente sono esclusi dal sistema di credito tradizionale.

LINEE  D’INTERVENTO
1 - sostegno allo spin off d’impresa nel settore della ricerca pubblica e privata
2 - autoimprenditorialità, autoimpiego, emersione e nuova imprenditorialità
3 - consolidamento del sistema d’incentivi rivolto ai segmenti deboli del mercato del lavoro
4 - interventi di inclusione sociale rivolti al terzo settore e ai lavoratori svantaggiati
 
SOGGETTI BENEFICIARI
 
Linea d’intervento 1 - sostegno allo spin off d’impresa nel settore della ricerca pubblica e privata
- titolari di assegni di ricerca;
- titolari di borse di studio post-laurea e post-dottorato;
- titolari di borse di studio universitarie;
- allievi di corsi di specializzazione e di dottorato;
- laureati specializzati;
- dottori di ricerca;
- soggetti impegnati in contesti di ricerca industriali
Linea d’intervento 2 - autoimprenditorialità, autoimpiego, emersione e nuova imprenditorialità
- giovani che non abbiano ancora compiuto 35 anni di età alla data di presentazione della domanda;
- donne.
Linea d’intervento 3 - consolidamento del sistema d’incentivi rivolto ai segmenti deboli del mercato del lavoro
- disoccupati;
- lavoratori in CIG;
- lavoratori in mobilità
Linea d’intervento 4 - interventi di inclusione sociale rivolti al terzo settore e ai lavoratori svantaggiati
- lavoratori svantaggiati;
- disabili;
- immigrati;
- imprese del terzo settore (associazioni riconosciute e cooperative sociali).
 
Per tutte le linee d’intervento possono partecipare anche imprese/società che oltre al possesso dei requisiti di cui sopra in capo al titolare della ditta individuale e ai soci della costituenda/costituita società, devono rispettare i criteri di seguito riportati:
- microimprese costituende
- microimprese costituite, che hanno meno di 5 anni di attività ;
- imprese del terzo settore (associazioni riconosciute e cooperative sociali), costituende o costituite.
 
 
SPESE AMMISSIBILI
  1. le spese, strettamente inerenti il ciclo economico, per l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature nuovi o usati;
  2. le opere murarie necessarie all’adeguamento e messa a norma dei locali adibiti all’attività;
  3.  i beni immateriali ad utilità pluriennale, inclusi i diritti di brevetto, le licenze, i piani di
sviluppo di impresa, i piani di marketing, i piani finalizzati all’internazionalizzazione se connessi
ad un piano di ampliamento della base produttiva;
  1. le spese per l’ acquisto di materie prime, semilavorati, materiali di consumo e di scorte;
  2.  le spese per utenze e canoni di locazione degli immobili strumentali all’esercizio dell’attività;
  3. le spese per l’aggiornamento dei software;
  4.  le spese per servizi di consulenza professionale (legale, tecnica, commerciale);
  5.  le spese per il personale qualora sulla risorsa non siano già stati concessi sgravi contributivi o incentivi all’assunzione in base a leggi nazionali, regionali o progetti a finanziamento statale e/o regionale (quale ad esempio: Campania al lavoro!).
 
Per le imprese esistenti, le spese di cui sopra sono ammissibili se collegate ad un programma di ampliamento/ espansione dell’attività imprenditoriale.


 
L’acquisto di autovetture/automezzi è ammissibile limitatamente ai mezzi strettamente funzionali
all’attività d’impresa.
 
Sono escluse dal finanziamento le spese relative a mezzi di trasporto su strada da parte di imprese che effettuino il trasporto di merci su strada per conto terzi.
 
CONTRIBUTO  EROGATO
Contributo in C/interessi per finanziamenti che vanno da un minimo di € 5.000,00 ad un massimo di € 25.000,00
Durata massima finanziamento: 60 mesi
Tasso d’interesse: 0%
Rimborso: in rate costanti posticipate mensili. La prima rata è fissata per il giorno 5 del settimo mese successivo alla data di stipula del contratto di finanziamento.
Garanzie: nessuna garanzia reale, patrimoniale o finanziaria è richiesta al momento della presentazione della domanda. Per le società di capitali potranno essere richieste, prima della sottoscrizione del contratto, garanzie personali patrimoniali, reali o finanziarie nelle ipotesi in cui la quota di patrimonio netto libera da vincoli sia inferiore o al massimo uguale alla richiesta di
Finanziamento.
 
Presentazione domande
Apertura sportello: ore 9.00 del  19 novembre 2012
Chiusura sportello: ore 12.00 del
19 dicembre 2012

CASI DI ESCLUSIONE

 
Sono escluse le domande presentate da:
proponenti che non possiedono i requisiti soggettivi indicati nella sezione “SOGGETTI BENEFICIARI”;
  • imprese non aventi sede legale, amministrativa ed operativa in Campania;
  • imprese già attive non in regola con tutti gli adempimenti previsti dalle vigenti normative in materia d’impresa: Partita IVA, iscrizione al Registro Imprese, CCIAA;
  • persone fisiche e/o giuridiche che abbiano avuto protesti per assegni bancari/postali e/o cambiali e/o vaglia cambiari negli ultimi cinque anni dalla data di presentazione della domanda, salvo che all’atto della domanda abbiano proceduto al pagamento del titolo protestato ed abbiano presentato domanda di riabilitazione al Tribunale - nel caso di assegni bancari/postali e/o cambiali e/o vaglia cambiari protestati il cui pagamento è avvenuto oltre i 12 mesi dalla levata del protesto – oppure, nel caso di cambiali e/o vaglia cambiari il cui pagamento è avvenuto entro i 12 mesi dalla levata del protesto o per accertata illegittimità o erroneità della levata, qualora sia stata avviata la procedura di cancellazione dal Registro Informatico dei Protesti istituito presso il Registro delle Imprese;
  • persone fisiche e/o giuridiche proprietarie di beni immobili, diritti reali di godimento su immobili (diritto di superficie, enfiteusi, usufrutto, uso, abitazione e servitù) o beni mobili iscritti su pubblici registri (autoveicoli, navi, aerei, rendite dello Stato) gravati da ipoteca legale, o giudiziale;
  • imprese che non siano in regola con i versamenti relativi ad imposte, tasse, contributi previdenziali ed assistenziali.
 
I finanziamenti di cui al presente Avviso non possono essere concessi ad imprese in difficoltà, così come definite dagli Orientamenti Comunitari per il salvataggio.
 
In ottemperanza ai Regolamenti comunitari vigenti, sono escluse le imprese operanti nei seguenti settori:
Pesca e acquacoltura – Regolamento CE n. 104/2000
Industria carbonifera – Regolamento CE n. 1407/2002
Produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, così come definiti dal
Regolamento CE n. 1998/2006 e s.m.i.
 
Sono altresì escluse:
Attività riguardanti le lotterie, le scommesse i giochi (ATECO 2007 – Sezione R divisione 92)
Attività di organizzazioni associative previste dall’ATECO 2007 Sezione S divisione 94
Attività di costruzioni previste dall’ATECO 2007 Sezione F, con la sola eccezione della divisione
43.2 e 43.3
Attività immobiliari previste dall’ATECO 2007 Sezione L divisione 68
Attività degli intermediari al commercio (ATECO 2007 – Sezione G divisione 46.1)
 
Le imprese già costituite che abbiano ricevuto, nel triennio precedente, altro contributo
comunitario, nazionale o regionale in regime de minimis, che, cumulato a quello richiesto, superi
la soglia massima prevista da tale regime pari a Euro 200.000,00.
 
Un pò di storia...

In data 22 ottobre 2012, alle ore 12.30, si è tenuta nella sala Giunta della Regione Campania la conferenza stampa per la presentazione del MICROCREDITO FSE alla quale hanno partecipato il Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro, l'assessore al Lavoro Severino Nappi e l'amministratore unico di Sviluppo Campania, Alessandro Gargani, a cui è affidata la gestione del Fondo. La Regione Campania ha istituito il fondo del Microcredito Fse con il quale destina 65 milioni di euro a sostegno dell’avvio e dell’investimento delle microimprese della Campania. Il fondo è rivolto, in particolare, a favorire persone in condizione di svantaggio economico, sociale e occupazionale: donne, giovani, disoccupati, immigrati e lavoratori a rischio di espulsione dal mercato del lavoro, che generalmente sono esclusi dal sistema di credito tradizionale.

"L’inizio di ottobre coinciderà con l’avvio definitivo del bando regionale sul microcredito".Questo era quanto  quanto rivelavano a settembre fonti vicine a Sviluppo Campania, la società in house di Palazzo Santa Lucia a cui è affidato il compito di gestire l’intervento. La Regione finanzia i prestiti a neo imprenditori, sia per le aziende costituite da meno di 5 anni che per le unità produttive in fase di partenza, con un fondo di 65 milioni di euro. La misura è riservata in particolare a giovani svantaggiati, donne, disoccupati e lavoratori in cassa integrazione e mobilità. I destinatari del sostegno finanziario possono ricevere un importo compreso tra 5 e 25 mila euro, dipende dalla tipologia di progetto che presentano e dai costi ritenuti ammissibili, e rimborsare la somma con un tasso d’interesse prossimo allo zero. Il ritardo nell’avvio del bando è dovuto principalmente, pare di capire, alle difficoltà di attivazione degli sportelli per il microcredito presso i Comuni della Campania.
Le critiche
Proprio in questi giorni l’assessore regionale alle attività produttive Sergio Vetrella accusa i sindaci di diversi Comuni della Campania per i ritardi accumulati e per la scarsa attenzione verso la pubblicizzazione della misura. “Già da tempo ho chiesto agli amministratori locali di tutta la Campania – dice Vetrella – un aiuto a pubblicizzare questa importante forma di contributo presso i cittadini, così come ho chiesto loro di verificare la presenza di spazi pubblici sui loro territori da poter destinare alle imprese nascenti grazie al microcredito così come sto facendo io con le aree disponibili nelle stazioni del sistema di metropolitana regionale. Ebbene, a oggi, dopo lettere inviate a tutti i Comuni e una serie di incontri organizzati presso il mio assessorato, non ho ricevuto la risposta che speravo”.
Gli obiettivi
Grazie al microcredito la Regione Campania conta di far nascere un considerevole numero di nuove imprese, soprattutto di dimensioni medio piccole, e garantire così opportunità di lavoro a giovani e persone uscite dal mondo dell’occupazione che altrimenti non avrebbero alcuna possibilità di essere assorbiti dal sistema attuale. Quanto ai progetti Sviluppo Campania avrà un occhio di riguardo per quelle attività che possono inserirsi nell’indotto di grandi industrie che funzionano o che, per tipologia e richiesta del mercato, hanno maggiori possibilità di proseguire anche una volta esauriti i fondi pubblici. Come dire che presentarsi al cospetto della società che gestisce la misura con il classico progettino di apertura di un bar non è proprio il massimo della vita.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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