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Veneto: contributi per le Imprese in crisi

14-06-2014 20:59:53

Le imprese possono utilizzare i fondi per avviare interventi (entro il 31 dicembre 2015) mirati a razionalizzare l’esposizione verso il sistema creditizio, ad accedere al credito per finanziare nuove produzioni, a sviluppare strategie per la competizione nel mercato globale e avviare reti di impresa per migliorare la competitività, così come a promuovere maggiore efficienza energetica.

Contributi

La Regione eroga un contributo pari al 50% delle spese ammesse, importo che corrisponde a 90 euro all’ora per i costi di consulenza e affiancamento, e a 70 euro all’ora per il ricorso temporaneo a competenze manageriali.

Scadenza 
30 novembre 2014


 

La presente azione è destinata a sostenere la competività delle imprese che rientrano nell’ambito di applicazione della legge 223 del 1991, così come previsto dagli artt. 1 e 12, e che si trovino in una delle seguenti situazioni:

  • “pre-crisi” (special situations): si stanno manifestando sintomi più o meno rilevanti di difficoltà operativa e/o finanziaria, ma l’impresa non è ancora in conclamato stato di crisi;

  • “crisi reversibile”: l’impresa versa di fatto in una situazione di crisi non strutturale, ma sono presenti presupposti oggettivi di risoluzione delle criticità verificatesi e, quindi, di continuità aziendale.

Lo stato di “pre-crisi” può essere determinato qualora l’impresa presenti un peggioramento negli ultimi 2 bilanci di almeno 3 dei 6 indicatori andamentali relativi all’ultimo biennio riportati nella tabella A, ma comunque rispetti i valori degli indicatori definiti nella tabella B e calcolati sulla base dell’ultimo bilancio approvato.


Tabella A

Indicatori mandamentali calcolati sull’ultimo biennio.
 

1

Fatturato

Decremento

2

Ebitda (Margine operativo lordo)

Decremento

3

Ebitda / Valore della produzione

Decremento

4

Ebitda / Oneri finanziari

Decremento

5

Posizione finanziaria netta / Ebitda

Incremento

6

ROI

Decremento

 

Tabella B

Indicatori puntuali calcolati sull’ultimo esercizio.
 

1

Ebtida / Valore della produzione

> 5%

2

Ebitda / Oneri finanziari

> 2,5%

3

Posizione finanziaria netta / Ebitda

< 4%

4

Patrimonio netto / Posizione finanziaria netta

> 50%

 

Lo stato di “crisi reversibile” può essere determinato qualora l’impresa presenti un peggioramento negli ultimi 2 bilanci di almeno 3 dei 6 indicatori andamentali relativi all’ultimo biennio riportati nella tabella A, ma comunque rispetti i valori degli indicatori definiti nella tabella B e calcolati sulla base dell’ultimo bilancio approvato[1].


Tabella A

Indicatori mandamentali calcolati sull’ultimo biennio.
 

1

Fatturato

Decremento

2

Ebitda (Margine operativo lordo)

Decremento

3

Ebitda / Valore della produzione

Decremento

4

Ebitda / Oneri finanziari

Decremento

5

Posizione finanziaria netta / Ebitda

Incremento

6

ROI

Decremento

 

Tabella B

Indicatori puntuali calcolati sull’ultimo esercizio.
 

1

Ebtida / Valore della produzione

> 2%

2

Ebitda / Oneri finanziari

> 1%

3

Posizione finanziaria netta / Ebitda

< 7%

4

Patrimonio netto / Posizione finanziaria netta

> 10%

 

Beneficiari

Imprese (denominati di seguito beneficiari) con sede legale, almeno una unità locale, prevalente attività e occupazione in Veneto, regolarmente iscritte al Registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente, che rientrano nell’ambito di applicazione della legge n. 223/1990; i soggetti beneficiari devono trovarsi in una delle due situazioni definite al paragrafo precedente: “pre-crisi” (special situations) o “crisi reversibile”.
 

Obiettivi

L’azione ha come scopo il sostegno della competitività delle imprese definite dal paragrafo precedente, con i seguenti obiettivi:

  • incidere sugli scenari di sviluppo competitivo del sistema produttivo veneto per garantire nuove opportunità occupazionali sostenendo il rilancio di attività imprenditoriali verso nuovi sviluppi strategici e di business;

  • contribuire al rilancio aziendale, tutelando i livelli occupazionali e favorendo le prospettive di crescita dell’occupazione stessa.

Saranno in particolare considerati gli interventi finalizzati a:

  • ridurre/razionalizzare l’esposizione verso il sistema creditizio;

  • accedere al credito per finanziare nuove produzioni, riorganizzazione, rilancio produttivo, sviluppo e crescita dell’occupazione;

  • sviluppare strategie per la competizione nel mercato globale.

  • sviluppare reti di impresa per migliorare la competitività, creare/rafforzare filiere e realizzare innovazione/razionalizzazione logistica;

  • realizzare maggiore efficienza energetica
     

 

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