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Campania: contributi per le attività di trasformazione di prodotti agricoli

27-06-2013 11:50:33

La misura mira ad incrementare il valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali attraverso l’ammodernamento e il miglioramento dell’efficienza delle strutture produttive. Essa è rivolta alle imprese che operano nel campo della conservazione, lavorazione, trasformazione e/o commercializzazione dei prodotti agricoli e forestali ed intende favorire lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nonché valorizzare le produzioni mediante la creazione di nuovi sbocchi di mercato e la produzione di energia rinnovabile. La sottomisura 1 “Settore agroalimentare e florovivaistico” incentiva interventi materiali ed immateriali diretti:

·         all’ammodernamento ovvero alla razionalizzazione/potenziamento degli impianti di conservazione, lavorazione, trasformazione, valorizzazione    e commercializzazione dei prodotti agricoli, allo scopo di migliorare la dotazione di capitali fissi
·          alla costruzione (anche al fine di decentrare, per decongestionare i centri abitati), alla ristrutturazione o all’ampliamento degli opifici per la conservazione, lavorazione, trasformazione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
·         all’introduzione di innovazioni tecniche e tecnologiche, tese anche all’aumento della shelf-life dei prodotti o alla creazione di nuove opportunità di mercato; 
·          al miglioramento delle performance ambientali, con particolare riguardo al risparmio idrico ed energetico nonché all’utilizzo degli scarti di lavorazione;
·          al miglioramento della sicurezza alimentare, della sicurezza sui luoghi di lavoro, dell’igiene e del benessere animale, anche attraverso l’implementazione di sistemi di certificazione di qualità e di gestione ambientale;
·         al miglioramento della qualità delle produzioni e alla promozione della standardizzazione quali–quantitativa, anche attraverso l’implementazione di sistemi volontari di certificazione e di controllo della qualità nonché di sistemi per la rintracciabilità e la etichettatura dei prodotti;
·          all’incremento occupazionale;
·         allo sviluppo economico delle imprese agroalimentari e delle imprese florovivaistiche, anche
·         alla valorizzazione delle produzioni di qualità riconosciute (DOP, IGP, STG, VQPRD ed i prodotti dell’agricoltura biologica e integrata).
 
Le tipologie di investimento ammesse sono:
·         costruzione, ristrutturazione, ampliamento e/o ammodernamento di impianti per la conservazione, lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e forestali, ivi comprese le opere necessarie all’implementazione di sistemi di certificazione di qualità;
·         acquisto di impianti, macchine ed attrezzature nuove di fabbrica, ivi compresi i:
a) beni mobili necessari all’attività amministrativa dell’impresa;
b) beni mobili necessari all’implementazione di sistemi per il controllo
della qualità dei prodotti, per la rintracciabilità e la etichettatura dei prodotti;
c) mezzi di movimentazione strettamente connessi al ciclo di produzione e dimensionati alle effettive esigenze aziendali.
·          interventi relativi alla cura ed al miglioramento dell’ambiente e del paesaggio nonché alla produzione e utilizzazione di energia proveniente da fonti energetiche rinnovabili, quali:
·         acquisto ed installazione di generatori termici ad alto rendimento, alimentati da biomasse vegetali;
·          opere, impianti, macchine ed attrezzature connessi alla produzione ed al recupero di energia da fonti energetiche rinnovabili (solare, eolica, geotermica, idraulica e da biomasse di origine vegetale);
·         opere, materiali ed essenze vegetali destinate alla realizzazione di siepi, viali alberati, macchie arboree od altro, finalizzate anche alla riduzione dell’impatto paesaggistico ed ambientale;
·         acquisto di programmi informatici, strettamente connessi all’attività dell’impresa;
·         costi sostenuti per liquidare onorari a professionisti iscritti nei rispettivi Albi professionali e impegnati a vario titolo nella realizzazione del progetto, per acquisire brevetti e licenze, per aderire a sistemi di certificazioni di qualità (ISO – ENI), di gestione ambientale (EMAS – ISO 14001), per l’apertura e la gestione del conto dedicato nonché quelli sostenuti per azioni informative e pubblicitarie ai sensi del Reg. (CE) 1974/2006.

Gli investimenti di cui ai punti precedenti, saranno eleggibili a finanziamento se riferiti ai comparti produttivi di seguito indicati, fatte salve le specificazioni territoriali e le limitazioni ivi riportate:
 - LATTE: bovino, bufalino e ovi-caprino;
 - CARNE: bovina, bufalina, suina, ovi-caprina, avicola e cunicola;
 - ORTOFRUTTA, comprese leguminose da granella, frutta secca e frutti di bosco;
- VINO;
- OLIO;
- CEREALI;
- FLOROVIVAISMO.
 
Per la realizzazione degli interventi recati dalla presente misura sono previsti incentivi in forma di contributo in conto capitale. Appena le procedure predisposte dall’Organismo Pagatore lo consentiranno, il finanziamento pubblico potrà essere riconosciuto anche nella forma di contributo in conto interessi.
L’entità del contributo è pari:
  • al 50% della spesa massima ammissibile a finanziamento per le imprese che, ai sensi della Raccomandazione 2003/361/CE, sono classificabili come micro, piccole o medie imprese;
  • al 25% della spesa massima ammissibile per le imprese che ai sensi della Raccomandazione 2003/361/CE non sono classificabili come micro, piccole o medie imprese, ma che occupano meno di 750 addetti o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro.
Il termine di chiusura per la presentazione delle Domande di aiuto per la Misura 123 è fissato al 18 settembre 2013.
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