EMILIA ROMAGNA – FONDI A BENEFICIO DELLE IMPRESE MAGGIORMENTE ESPOSTE A FATTI CRIMINOSI

SOGGETTI DESTINATARI
Possono presentare domanda sul presente intervento le piccole imprese esercenti attività
economiche, aperte al pubblico, iscritte al Registro Imprese, con sede o unità locale in
provincia di Modena, che esercitino l’attività in posto fisso con consistente flusso di valori e
moneta.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili al contributo sul Fondo di Sicurezza le spese di acquisto e di installazione, al netto dell’IVA, dei seguenti sistemi di sicurezza:
a)sistemi di videoallarme antirapina – configurati secondo i requisiti tecnici indicati nel
capitolato di cui al Protocollo d’intesa siglato il 14 luglio 2009 tra il Ministero dell’Interno e
le Associazioni imprenditoriali di categoria – in grado di interagire direttamente con gli
apparati in essere presso le sale e le centrali operative della Polizia di Stato e dell’Arma
dei Carabinieri, conformemente ai principi predisposti dal Garante per la protezione dei
dati personali in materia di videosorveglianza;
b) sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico
e nebbiogeni;
c) terminale multifunzione per tabaccai;
d) altri sistemi passivi quali casseforti, blindature, antitaccheggio, inferriate e vetri
antisfondamento (l’elenco è esaustivo).
MODALITA’ E LIMITI DEL CONTRIBUTO
Il contributo è fissato nella misura del 40% della spesa ammissibile fino ad un massimo di:
_ 1.600,00 euro per i sistemi di cui al punto a),
_ 800,00 euro per i sistemi di cui al punto b) e c)
_ 480,00 euro per i sistemi di cui al punto d)
di cui il 100% a carico della Camera di Commercio.
Nel caso di Comuni aderenti all’iniziativa, il contributo complessivo aumenterà dal 40% al
50% della spesa fino ad un massimo di:
_ 2.000,00 euro per i sistemi di cui al punto a),
_ 1.000,00 euro per i sistemi di cui al punto b) e c)
_ 600,00 euro per i sistemi di cui al punto d)
con onere massimo rispettivamente di 400,00, 200,00 e 120,00 euro a carico del Comune.
In tal caso la ripartizione delle quote a carico degli Enti sarà la seguente: Camera di
Commercio 80% e Comune 20%.
TERMINI
Dal 20 marzo al 10 maggio2013